Oggi, alcune riflessioni in libertà e brainstorming a proposito della festa della Donna.
Mi piace pensarla così: l'8 marzo è la festa della Dea, della Geografia Sacra, di Gaia.
Del Femminino sacro che è in ognuno di noi.
Da anni esploro le mie terre con amore, celebro il mio 8 marzo tutti i giorni. E' una festa da riscoprire. La nostra connessione con la madre. Il nostro senso di riconoscenza.
Sul piano fisico ed energetico, dobbiamo tutto a lei. E Lei è anche la Sapienza. E' una conoscenza reale, concreta, delle Cose. Anche delle cose Altre.
La Dea ci insegna la Conoscenza, sempre a partire dall'esperienza.
E insegna a farci sacri contenitori di Acqua di Vita. Il sacro calice, il Graal.
Non occorre fare niente. Semplicemente, ricevere.
E poi traboccare.
Celebriamo dunque tutto l'anno l'8 marzo, la festa della Dea. Ri-conosciamola fuori e dentro di noi. Siamo connessi. Radichiamoci.
Ora alcune foto dei miei luoghi dell'anima, scoperti in Valle. Dedicate a Lei. E a voi.
• La Sacra di San Michele, ovviamente, e la sua controparte Celle. Il Ponte arcobaleno sull'antica, sacra Linea di Michele.
• I menhir del neolitico, sulla Linea san Michele. Per "tirar su" e rendere disponibile a tutti la sacra energia ctonia, terrestre.
• Le ruote sacre incise su roccia, antiche testimonianze dei nostri antenati.
• I siti megalitici, riconducibili alla mitica città di Rama.
• Le mura della città di Ocelum, di cui parla Cesare nel De bello gallico.
• Le croci incise su roccia (celtiche? templari?)
E molto molto altro ancora da mostrarvi, care lettrici, e da scoprire e ricoprire.
Buona Festa di Gaia.
GmC